Aggius è un villaggio incantevole, o forse magico, incastonato in una corona di ammassi granitici proteiformi in cui l’uomo ha sempre visto sagome e segni da interpretare, anche in chiave divina. Il toponimo potrebbe derivare dal greco “Aghios” (sacro/santo), dal latino “Agnus” (agnello), per l’antica presenza di ovili, o ancora da “A-Jius” (senza diritto/fuori legge), ad indicare il carattere indipendente e ribelle dei suoi originari abitanti.
LE TRADIZIONI
Tessitura
Rinomato per la produzione tessile, Aggius è il paese dove spiccano i vivaci “Telai” di Maria Lai, nota artista sarda di grande espressività e naturalezza che, affascinata dalla tradizione locale, realizzò queste installazioni facendone dono al paese. Simboli della magia bianca e nera decorano gli splendidi tappeti esposti nelle sale del Museo Etnografico, dove si trovano diversi telai a disposizione delle donne che tenacemente tengono in vita la tradizionale arte della tessitura e della colorazione naturale delle lane con le erbe spontanee del territorio.
Tasgjia
“Se tu e gli altri veramente mi amate, rapitemi stanotte, e portatemi ad Aggius (…), ch’io sia svegliato ogni alba dal Gallo di Gallura…” Così si rivolgeva agli amici Gabriele d’Annunzio scrivendo del Coro di Aggius, tanto era il suo struggimento per il paesaggio che lo circondava e per la tasgjia, antico e rinomato canto del luogo. Il solista imposta la melodia e la tonalità sulla quale intervengono le altre quattro voci: lu trippi (terza maggiore), lu contra (quarta), lu bassu (ottava bassa), lu falsittu (ottava alta).
Le strutture museali
Aggius ospita il più esteso museo etnografico della Sardegna (MEOC), parzialmente ricavato dalla vecchia stazione di posta dove una signora del paese insegnava a leggere e scrivere con un abbecedario appositamente tessuto. Qui si trova anche l’unico Museo sul Banditismo (il paese “vanta” una delle faide più sanguinose dell’isola), che propone un’esposizione di armi e abiti d’epoca e una rassegna di atti giudiziari e documenti processuali che abbracciano secoli di “imprese criminali”.
IL PAESAGGIO
I dintorni sono ricchi di luoghi e percorsi suggestivi. Le escursioni verso il Parco Capitza, lungo la strada panoramica, o alla Valle della Luna, vasto altopiano tempestato di scenografici ammassi granitici, o intorno a Pulchiana, il masso erratico più grande d’Europa, sono di eccezionale interesse.